Tratto da La tradizione mariana

Prefazione



di Giulio Andreotti


Soltanto i santuari mariani collegati con la Basilica Liberiana (vi ha dedicato una suggestiva pubblicazione monsignor Elio Venier) sono a centinaia. Ma, con un altro riscontro, se scorriamo l’elenco delle vie e piazze dedicate alla Madonna in ogni città italiana, molto rare sono le eccezioni. Non parlo poi delle edicole – urbane e campestri – con l’immagine della Vergine: sono incalcolabili e con continui accrescimenti.
Sotto altri profili la Lombardia ha una fisionomia di eccellenza riconosciuta.
Da Piazza Affari alle grandi firme industriali, dai laghi alle catene montane: vi è un indubbio primato. Ma meno conosciute sono, forse, le espressioni religiose che lungo i secoli hanno contrassegnato l’animo vero delle genti lombarde.
I santuari mariani della Regione sono l’espressione più solenne e visiva dell’amore per la Vergine che ha ispirato queste popolazioni.
La “tradizione mariana” è attestata da realizzazioni di tutti i tempi e di tutte le dimensioni.
Del resto la cosiddetta capitale morale d’Italia è la città della Madonnina.


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